IPERTENSIONE E RIMEDI ERBORISTICI

 

 

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L'ipertensione arteriosa è una condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima (rilevabile durante la sistole che è la fase di contrazione del cuore) e della pressione diastolica o minima (determinata dalla fase di riposo o rilasciamento del muscolo cardiaco). Per parlare di ipertensione questi valori devono essere superiori a 140 mmHg per la massima e 90 mmHg per la minima, classificando la gravità delle situazioni riscontrabili proporzionalmente all’aumento di tali valori.

L'ipertensione può essere primaria o essenziale quando non riconosce cause legate ad altre malattie o Secondaria quando invece si sviluppa come conseguenza di malattie quali l'arteriosclerosi, le malattie renali, le malattie endocrine, ecc.

Le cause dell'ipertensione essenziale non sono ancora state accertate, e perciò non è ancora possibile capire il fattore scatenante la patologia. E' però risultato sempre più chiaro che esistono dei fattori che favoriscono l'insorgenza e lo sviluppo dell'ipertensione primaria. Sicuramente uno di questi è la predisposizione genetica. L'età ed uno stile di vita sedentario favoriscono l'insorgenza dell'ipertensione e questi fattori, unitamente ad una dieta ipercalorica e con un alto contenuto di sodio contribuiscono all'instaurarsi dell'ipertensione.

La terapia ufficiale è puramente sintomatica e deve essere assunta per tutta la vita; i diversi farmaci utilizzati vanno dai beta-bloccanti, agli ace-inibitori, calcio-antagonisti, diuretici e inibitori  dell’angiotensina.

L’igiene alimentare ed uno stile di vita salutistico accompagnato da una moderata e regolare attività fisica aerobica, assieme all’assunzione di rimedi naturali possono essere un valido complemento alla terapia farmacologica, integrandone l’azione e favorendone gli effetti benefici.

In medicina tradizionale cinese l’ipertensione viene considerata come la conseguenza di varie sindromi fra cui la più frequente è la “fuga verso l’alto dello Yang di Fegato”, che di solito è la conseguenza di un vuoto di Yin di Fegato e di Rene che non riesce a trattenere lo Yang. In questo quadro troveremo vertigini, acufeni, cefalea, viso gonfio e arrossato e occhi rossi, ovvero segni e sintomi di un eccesso di Yang in alto. E’ importante sottolineare che la malattia, non consiste nell’eccesso dello Yang, bensì nel vuoto di Yin di Rene e Fegato.

Ho fatto questa breve premessa per sottolineare l’importanza che assumono il fegato e le sue funzioni nel quadro ipertensivo; in M.T.C. il fegato è considerato il magazzino del sangue ed ha la funzione di governare il libero fluire dell’energia; inoltre forma con il Maestro del Cuore o Pericardio, che governa il sistema vasomotorio e la circolazione, il grande meridiano del Jueyin; da tutto ciò si può comprendere l’influenza di questo organo nella patologia ipertensiva.

 In fitoterapia esistono diversi rimedi da usare singolarmente o in sinergia come ad esempio la Rauwolfia serpentina, la Cimicifuga, la Pervinca, la Cardiaca, il Vischio, il Biancospino, la Celidonia, l’Aglio, l’Olivo e altre essenze.

 Utilizzando la Radiestesia e volendo preparare un rimedio complesso con piante sinergiche che possa essere efficace nella sindrome di fuga dello Yang  verso l’alto con vuoto di Yin di rene e fegato, potremmo abbinare:

 BIANCOSPINO per le sue proprietà ipotensive, vasodilatatrici e regolatrici del battito cardiaco, antispasmodiche, miorilassanti e stimolanti la diuresi;

PERVINCA  per le sue proprietà ipotensive, tonicocircolatorie, antiarteriosclerosi, ipoglicemizzanti;  

FUMARIA per le sue proprietà drenanti soprattutto a livello epatico, antipertensive, antipletoriche inibenti l’iperviscosità sanguigna e ammorbidenti le arterie (Valnet);

CARCIOFO per la sua azione nelle affezioni epatorenali, per le sua proprietà drenanti, inibenti l’ipercolesterolemia e l’iperuricemia, tonicocircolatorie ed eccitanti la secrezione biliare;

NOCE (Juglans Regia) per le sua proprietà toniche, astringenti, antisettiche, eccitanti del fegato e del pancreas, ipoglicemizzanti e circolatorie (insufficienza venosa).

La sinergia tra le suddette essenze testata col sistema radiestesico, permette di ottenere un prodotto efficace e privo di effetti collaterali soprattutto se somministrato in diluizione 1DH.